Città del Vaticano , sabato, 7. giugno, 2025 20:30 (ACI Stampa).
"La sera della mia elezione, guardando con commozione il popolo di Dio qui raccolto, ho ricordato la parola “sinodalità”, che esprime felicemente il modo in cui lo Spirito modella la Chiesa. In questa parola risuona il syn – il con – che costituisce il segreto della vita di Dio. Dio non è solitudine. Dio è “con” in sé stesso – Padre, Figlio e Spirito Santo – ed è Dio con noi. Allo stesso tempo, sinodalità ci ricorda la strada – odós – perché dove c’è lo Spirito c’è movimento, c’è cammino".
Per Papa Leone XIV saluta così i cento mila dei movimenti a Roma per il Giubileo alla Vigilia di Pentecoste. La Veglia di Pentecoste presieduta è iniziata con il Veni Creator, poi l'accensione di 7 lampade, e dopo la proclamazione del Vangelo, l'omelia del Papa, il rinnovo delle promesse battesimali e l’invocazione allo Spirito Santo, e dopo la benedizione del Papa cantanta in latino e il Canto del Regina Coeli.
Nella sua omelia il Papa spiega cosa è la conversione: "domandando che visiti le nostre menti, moltiplichi i linguaggi, accenda i sensi, infonda l’amore, rafforzi i corpi, doni la pace ci siamo aperti al Regno di Dio. È questa la conversione secondo il Vangelo: volgerci al Regno ormai vicino".
E poi parla del profumo del "Crisma con cui è stata segnata anche la nostra fronte. Come l’amore ci rende familiare il profumo di una persona cara, così riconosciamo stasera l’uno nell’altro il profumo di Cristo. È un mistero che ci stupisce e ci fa pensare".
Uno Spirito che fa l'unità e la missione: "Non molte missioni, ma un’unica missione. Non introversi e litigiosi, ma estroversi e luminosi. Questa Piazza San Pietro, che è come un abbraccio aperto e accogliente, esprime magnificamente la comunione della Chiesa, sperimentata da ognuno di voi nelle diverse esperienze associative e comunitarie, molte delle quali rappresentano frutti del Concilio Vaticano II".