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Dalle diocesi, la celebrazione della Pentecoste

Veglie, celebrazioni e ordinazioni presbiterali e diaconali

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Cinquanta giorni dopo la Pasqua la Chiesa celebra la Pentecoste che rievoca la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli. Una festa molto sentita nelle varie diocesi che alla vigilia convocano delle veglie a livello diocesano per pregare per la pace nel mondo e per la riconciliazione tra tutti i popoli e le nazioni.

“Disarmare i cuori e le mani” è l’invito che è arrivato dall’arcivescovo di Benevento,  Felice Accrocca che ha convocato la chiesa diocesana in cattedrale, questa sera “per celebrare la veglia di Pentecoste; dopo la preghiera condivideremo un’agape fraterna all’interno del Palazzo episcopale”, scrive spiegando che com’è “tradizione ormai consolidata, anche quest’anno ci ritroveremo insieme, a Pentecoste, per chiedere il dono dell’effusione dello Spirito, affinché siano disarmati i cuori e le mani e l’armonia torni tra gli uomini e tra i popoli”.

A Verona veglia di Pentecoste per invocare il dono della pace per il mondo con il vescovo Domenico Pompili questa sera presso la basilica di San Zeno. “Nella Pentecoste si celebra il momento generativo della Chiesa, che con il dono dello Spirito Santo la costituisce luogo della perenne manifestazione del Risorto”, dice in una nota don Carlo Dalla Verde, referente del Servizio liturgia aggiungendo che “sostare in preghiera per un tempo prolungato e invocare lo Spirito Santo perché le nostre menti e i nostri cuori siano docili all’ascolto della Parola è fare spazio all’irrompere di Dio nella nostra vita per trovare nuova luce in vista del cammino di fede personale e del discernimento comunitario”.

Nella diocesi di Concordia-Pordenone, ieri sera a Portogruaro veglia ecumenica di Pentecoste sul tema “Noi crediamo” presso la parrocchia rumena ortodossa di San Saba, ospite della chiesa dell’Annunciazione di Portogruaro.

In tutte le diocesi tante le iniziative anche con momenti giubilari come a Loreto dove si terrà il Giubileo delle Bande Musicali. Ma anche alcune celebrazioni con l’ordinazione di nuovi sacerdoti come a Milano dove l’arcivescovo Mario Delpini ordinerà oggi 11 nuovi presbiteri diocesani oltre ad un sacerdote appartenente alla Congregazione dei Figli di Maria Immacolata. I futuri preti diocesani hanno tra i 26 e i 35 anni con profili eterogenei per percorsi di vita, studio e lavoro, così come diverse sono le loro storie vocazionali, spiega la diocesi: c’è chi prima di entrare in Seminario ha lavorato come operaio e chi come cuoco, altri invece hanno maturato la scelta di diventare preti durante gli anni dell’università. Tra loro c’è anche un seminarista nato in Ecuador arrivato in Italia a 14 anni, nel 2006, per ricongiungersi con la madre. Ad accomunarli, nella maggior parte dei casi, è una significativa e prolungata partecipazione alla vita dell’oratorio.

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A Vicenza due nuovi sacerdoti saranno ordinati domani in cattedrale dal vescovo Giuliano Brugnotto. Si tratta di Alex Cailotto e Paolo Allegro che hanno compiuto la formazione nel seminario di Vicenza.  “Guardando ai due diaconi che diventano presbiteri – ha detto il presule -  risuonano anche per noi le parole di Papa Leone XIV: ‘Voi siete testimonianza del fatto che Dio non si è stancato di radunare i suoi figli, pur diversi, e di costituirli in una dinamica unità. Non si tratta di un’azione impetuosa, ma di quella brezza leggera che ridiede speranza al profeta Elia nell’ora dello scoraggiamento”.