Città del Vaticano , giovedì, 5. giugno, 2025 17:00 (ACI Stampa).
Stamane Papa Leone XIV ha incontrato la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori. Il colloquio - così si legge nel comunicato della stessa Pontificia commissione - è durato un’ora. Un'occasione per continuare il cammino intrapreso “con umiltà e speranza”, secondo la missione che Papa Francesco aveva affidato alla Commissione istituendola nel 2014. L’intento, lo sviluppo degli “standard di salvaguardia universali" e "accompagnare la Chiesa nella costruzione di una cultura di responsabilità, giustizia e compassione”.
L’intenzione della Commissione è quella di continuare “un processo di ampia portata per sviluppare una serie di linee guida universali”. Si fa riferimento - nel comunicato - a una “stretta consultazione con i leader della Chiesa, i professionisti della salvaguardia, i sopravvissuti agli abusi e gli operatori pastorali di tutto il mondo”.
Il Papa è stato, inoltre, aggiornato anche sui progressi dell'Iniziativa Memorare, il cui nome è ispirato ad un’antica preghiera alla Beata Vergine Maria: è un programma di sviluppo progettato per sostenere le chiese locali, in particolare nel Sud del mondo, nei loro sforzi per proteggere i minori e curare le vittime di abusi. Un progetto nato in risposta all'appello di Papa Francesco affinché ogni Chiesa particolare diventi "il luogo più sicuro di tutti". Il progetto si avvalle del sostegno finanziario delle Conferenze episcopali. Un progetto che vede un cospicuo impegno affinché si possano offrire assistenza alle vittime oltre a garantire meccanismi di denuncia. Fondamentale, poi, l'educazione. Oltre alla creazione di reti intercontinentali per la condivisione delle conoscenze. In ultimo, una comunicazione strategica in modo tale che le chiese locali possano comunicare efficacemente, promuovendo la salvaguardia e favorendo la trasparenza.
La Commissione ha anche aggiornato il Papa sullo sviluppo e sull'impatto del Rapporto 2024, proposto per la prima volta da Papa Francesco nel 2022. Il Rapporto di quest'anno fornisce recensioni e osservazioni per 22 Paesi e due congregazioni religiose. La Commissione sottolinea inoltre la collaborazione con i partner delle Nazioni Unite per migliorare l'accesso a dati affidabili sulla prevalenza degli abusi. Si guarda, poi, a una collaborazione al di fuori della Chiesa per investire in un migliore quadro di raccolta dei dati e prove.