Città del Vaticano , giovedì, 5. giugno, 2025 11:45 (ACI Stampa).
"In queste poche settimane, ancora non siamo a un mese del mio servizio in questo ministero petrino, è evidente che il Papa da solo non può andare avanti e che è molto necessario poter contare sulla collaborazione di tanti nella Santa Sede, ma in una maniera speciale, su tutti voi della Segreteria di Stato. E vi ringrazio di cuore". Lo ha detto stamane Papa Leone XIV, ricevendo in udienza i superiori e gli officiali della Segreteria di Stato.
"Mi consola sapere - ha aggiunto Papa Leone - di non essere solo e di poter condividere la responsabilità del mio universale ministero insieme a voi".
La Segreteria di Stato - ha osservato il Pontefice - riflette "il volto della Chiesa. Si tratta di una grande comunità che lavora accanto al Papa: insieme condividiamo le domande, le difficoltà, le sfide e le speranze del Popolo di Dio presente nel mondo intero. Lo facciamo esprimendo sempre due dimensioni essenziali: l’incarnazione e la cattolicità. Siamo incarnati nel tempo e nella storia, perché se Dio ha scelto la via dell’umano e le lingue degli uomini, anche la Chiesa è chiamata a seguire questa strada, in modo che la gioia del Vangelo possa raggiungere tutti ed essere mediata nelle culture e nei linguaggi attuali. E, nello stesso tempo, cerchiamo di mantenere sempre uno sguardo cattolico, universale, che ci permette di valorizzare le diverse culture e sensibilità. Così possiamo essere centro propulsore che si impegna a tessere la comunione tra la Chiesa di Roma e le Chiese locali, nonché le relazioni di amicizia nella comunità internazionale".
Dopo aver ricordato le specificità della Segreteria di Stato, Leone XIV ha detto di sapere che i compiti della Segreteria do Stato "sono molto impegnativi e, talvolta, possono non essere ben compresi. Perciò desidero esprimervi la mia vicinanza e, soprattutto, la mia viva gratitudine. Grazie per le competenze che mettete a disposizione della Chiesa, per il vostro lavoro quasi sempre nascosto e per lo spirito evangelico che lo ispira".
Infine un invito usando le parole di Paolo VI: "questo luogo non sia inquinato da ambizioni o antagonismi; siate, invece, una vera comunità di fede e di carità, 'di fratelli e di figli del Papa', che si spendono generosamente per il bene della Chiesa".