Pompei , lunedì, 12. maggio, 2025 9:00 (ACI Stampa).
“Oggi è l'8 maggio, giorno della Supplica alla Madonna di Pompei. Maria cammina sempre in mezzo a noi”. Queste sono state le prime parole di Papa Leone XIV dalla Loggia delle benedizioni in Piazza San Pietro. Pochi minuti da Papa e il primo pensiero è andato a Maria, in particolare alla Madonna di Pompei. Grande la felicità della cittadina che racchiude uno dei santuari mariani più importanti in Italia e nel mondo. E Leone XIII, predecessore di Leone XVI, a cui lui si è ispirato, è legatissimo a Pompei e denominato per questo “il Papa del Rosario”. Per non parlare di Bartolo Longo, fondatore di Pompei, che sarà canonizzato dallo stesso Leone XIV. ACI stampa ha chiesto all’Arcivescovo di Pompei, Monsignor Tommaso Caputo, di raccontarci questo legame.
Leone XIV....eletto subito dopo la Supplica alla Madonna di Pompei. E poi la scelta di questo nome. Cosa avete pensato voi subito dal Santuario?
È sempre un'emozione unica assistere alla fumata bianca e poi al primo apparire del nuovo Pontefice dalla Loggia delle benedizioni. Il sentimento iniziale è stato di gioia: la Chiesa ha un nuovo Pastore. Le campane del Santuario, suonate a distesa, hanno reso, con il loro rintocco, il senso della nostra letizia. È la letizia di tutta la famiglia del Santuario, clero, diaconi, religiosi, religiose, laici, devoti della Madonna del Rosario in tutto il mondo. Ma, per noi, l’8 maggio è un giorno specialissimo perché ricorre la festa della Madonna di Pompei e recitiamo, in Piazza Bartolo Longo, la preghiera della Supplica alla Vergine. Durante la Messa, il cardinale Giovani Battista Re, Decano del Collegio cardinalizio, che mercoledì mattina, nella Basilica di San Pietro, aveva celebrato la “Missa pro Eligendo Romano Pontifice”, ha esortato i devoti della Vergine Santa a pregare perché “la Madonna intervenga presso lo Spirito Santo. Soffi forte perché sia eletto il papa di cui ha bisogno la Chiesa di oggi e anche il mondo di oggi, travagliato da tante guerre”. Il cardinale ha chiesto l’intercessione della Madonna perché il Conclave elegga un “papa che rafforzi la fede in un mondo caratterizzato da un grande progresso tecnico, ma che tende a dimenticare Dio. Di certo non ci negherà la sua protezione la Madonna, che invochiamo come Sovrana del Cielo e della terra, Regina delle vittorie, Madre nostra e nostra speranza”. Alle 19.15 il mondo intero ha visto affacciarsi alla loggia Papa Leone XIV. Davvero il compimento di un disegno provvidenziale. Quel nome ci richiama a Papa Leone XIII, il Papa del Rosario, autore di numerose encicliche dedicate alla preghiera mariana, il Pontefice che accompagnò Bartolo Longo nei primi decenni della storia pompeiana. Non a caso il suo stemma pontificio è presente sul frontone della facciata del Santuario.
Leone XIII, suo predecessore, è il Papa del Rosario. Il pensiero del nuovo Pontefice è andato subito a Maria...
Ricordo le sue parole: “Oggi è il giorno della Supplica alla Madonna di Pompei. Nostra Madre Maria vuole sempre camminare con noi, stare vicino, aiutarci con la sua intercessione e il suo amore. Allora vorrei pregare insieme a voi. Preghiamo insieme per questa nuova missione, per tutta la Chiesa, per la pace nel mondo e chiediamo questa grazia speciale a Maria, nostra Madre”. È stato un dono prezioso vedere Papa Leone XIV guidare la recita dell’Ave Maria, recitata insieme a tutto il popolo di Maria. Alla Madonna chiediamo di pregare per noi tutti e di farlo sempre. Sin dall’annunzio di ieri, in Santuario, si è pregato per il Pontefice nel modo che noi amiamo di più: con il Santo Rosario.